Continuiamo il nostro viaggio scoprendo altri 4 esempi di letteratura che utilizza il dialetto:
- Dante Alighieri – “Divina Commedia”
Anche se non si può parlare di dialetto nel senso moderno del termine, Dante, nel De vulgari eloquentia, trattò dell’uso del volgare, che in un certo senso può essere visto come un dialetto delle diverse regioni italiane del tempo. La Divina Commedia è scritta in volgare toscano, una lingua che Dante considerava superiore rispetto al latino, ma che, di fatto, rappresenta un “dialetto” rispetto alla lingua ufficiale dell’epoca. Come sappiamo bene, il toscano scelto da Dante sarebbe poi diventato la base per l’italiano moderno.
- Antonio Fogazzaro – “Piccolo mondo antico”
Ci spostiamo al nord: nel romanzo Piccolo mondo antico, ambientato in provincia di Como, sulla sponda italiana del lago di Lugano, Fogazzaro non utilizza un dialetto propriamente detto, ma inserisce molte espressioni del dialetto comasco, soprattutto nei dialoghi tra i personaggi, che sono tipici della cultura di provincia. Questi momenti arricchiscono il testo e lo radicano ancora di più nella realtà locale.
- Carlo Levi – “Cristo si è fermato a Eboli”
Nel famoso libro Cristo si è fermato a Eboli, Carlo Levi racconta la sua esperienza di esilio in Lucania (l’attuale Basilicata). Il dialetto lucano non è usato direttamente nella narrazione, ma lo è nel linguaggio dei contadini e dei personaggi locali, con descrizioni che ne riprendono le sonorità e i modi di esprimersi. Levi osserva la lingua come un’espressione di una cultura profondamente radicata e separata da quella “moderna” e urbanizzata.
- Niccolò Ammaniti – “Io non ho paura”
Ammaniti, pur utilizzando prevalentemente l’italiano standard nei suoi romanzi, inserisce dialetto romanesco ed espressioni dialettali per caratterizzare i personaggi e il contesto locale. La lingua che usa è semplice ma molto incisiva, e il dialetto aiuta a dare una dimensione più realistica e tangibile al racconto.
Questi esempi dimostrano come il dialetto, in molte opere, non sia solo un elemento stilistico, ma una vera e propria chiave di lettura per comprendere la cultura, le tradizioni e i valori di un popolo.
Spesso viene utilizzato anche per collocare i personaggi nella società: l’uso del dialetto connota i personaggi, la loro cultura, il loro modo di rapportarsi con gli altri e con il mondo che li circonda.